Il Ministro Stefano Patuanelli ha illustrato alla Commissione Attività produttive della Camera le linee programmatiche del suo dicastero.
In riferimento ai provvedimenti chiave, da portare a compimento nei prossimi sei-otto mesi, funzionali a una strategia di crescita di medio periodo, ha affermato che nel prossimo triennio si darà continuità alla politica di supporto pubblico e all’indispensabile processo di innovazione e consolidamento della competitività delle imprese italiane. Al fine di rendere più accessibile il coinvolgimento delle imprese italiane ai processi di innovazione e trasformazione digitale, saranno apportate significative novità al Piano Impresa 4.0 .
Le novità punteranno a garantire un ampliamento della base di imprese, soprattutto di piccole dimensioni, attraverso l’introduzione di un unico strumento di accesso agli incentivi, il credito di imposta, articolato su più finalità: ricerca, sviluppo e innovazione; acquisto macchinari; innovazione nei processi produttivi; formazione.
La nuova strategia intende inoltre introdurre ulteriori incentivi che assicureranno un extra vantaggio fiscale a investimenti che concorrono a:
- favorire i processi di trasformazione tecnologica necessari alla transizione ecologica e in linea con i principi dell’economia circolare e decarbonizzazione stabiliti dall’Unione Europea;
- massimizzare i benefici dell’industria 4.0 attraverso la realizzazione di architetture informative e piattaforme che consentano un’integrazione dei beni materiali e immateriali, al fine di sostenere una trasformazione tecnologica e digitale dell’impresa.
Anche le agevolazioni alla ricerca e sviluppo saranno rimodulate superando l’attuale approccio incrementale. Si prevede inoltre di integrare il supporto alla R&S con un’agevolazione alle attività di innovazione tecnologica e alle attività di design e ideazione estetica per i settori del Made in Italy. Tale impostazione risponde anche a un’esigenza di chiarezza della norma, caratterizzata nei suoi primi anni di applicazione da confini applicativi incerti che, in sede di accertamento da parte dell’Agenzia delle Entrate, rischiano di vanificarne l’efficacia.
Poiché i processi di evoluzione digitale non possono prescindere dalle competenze adeguate all’attuazione della trasformazione digitale a tutti i livelli, verrà consolidato il credito d’imposta per la formazione 4.0, rimuovendo alcune barriere normative, che ne hanno finora ostacolato la diffusa fruizione da parte delle imprese.
Nella prossima legge di Bilancio verranno confermate molte agevolazioni in grado di rafforzare la competitività delle imprese offrendo maggiori possibilità di investimento nella ricerca, nello sviluppo e nell’innovazione:
- la “Nuova Sabatini” per gli investimenti in beni strumentali.
- Contratti di sviluppo per il sostegno all’innovazione dell’organizzazione, dei processi e della tutela ambientale.
- Fondo di garanzia: si intende opportunamente rafforzare questo insostituibile pilastro del sistema della garanzia pubblica.
- Accordi per l’innovazione: a sostegno di progetti riguardanti attività di ricerca industriale e di sviluppo sperimentale finalizzati alla realizzazione di nuovi prodotti, processi o servizi o al notevole miglioramento di prodotti, processi o servizi esistenti.