TRANSIZIONE 4.0 – CREDITO D’IMPOSTA RICERCA SVILUPPO INNOVAZIONE E DESIGN
Il Consiglio dei Ministri ha approvato e aggiornato la Manovra di Bilancio 2021 in data 16/11/2020.
Nel nuovo piano per lo sviluppo nazionale Transizione 4.0, per la ripresa economica, vengono potenziate e prorogate fino al 31 dicembre 2022 le agevolazioni previste dalla normativa vigente in materia di ricerca e sviluppo, formazione e acquisto di beni strumentali.
Il credito di imposta per le attività di ricerca, sviluppo, innovazione e design è confermato fino al 31 dicembre 2022.
Possono accedere al credito d’imposta tutte le imprese residenti nel territorio dello Stato, incluse le stabili organizzazioni di soggetti non residenti, indipendentemente dalla forma giuridica, dal settore economico di appartenenza, dalla dimensione e dal regime fiscale di determinazione del reddito d’impresa, che effettuano investimenti in una delle attività ammissibili previste dalla normativa.
Attività di ricerca e sviluppo
Sono considerate attività di ricerca e sviluppo ammissibili al credito d’imposta le attività di ricerca fondamentale, di ricerca industriale e sviluppo sperimentale in campo scientifico o tecnologico. Per tali attività è previsto un credito d’imposta pari al 20% delle spese ammissibili, nel limite massimo di 4 milioni di euro.
Inoltre, per le attività di ricerca e sviluppo in campo scientifico e tecnologico, nonché in materia Covid-19, è prevista una maggiorazione del beneficio per le imprese ubicate nelle regioni del Mezzogiorno sino al 45%.
Attività di innovazione tecnologica
Sono considerate attività di innovazione tecnologica ammissibili al credito d’imposta le attività finalizzate alla realizzazione di prodotti o processi di produzione nuovi o sostanzialmente migliorati. Per tali attività è previsto un credito d’imposta pari al 10% delle spese ammissibili, nel limite massimo di 2 milioni di euro.
Il credito d’imposta è riconosciuto in misura pari al 15%, nel limite massimo di 2 milioni di euro, se i prodotti o i processi di produzione nuovi o sostanzialmente migliorati consentono il raggiungimento di un obiettivo di transizione ecologica o di innovazione digitale 4.0.
Attività di design e ideazione estetica
Sono considerate attività innovative ammissibili al credito d’imposta le attività di design e ideazione estetica svolte dalle imprese operanti nei settori tessile e della moda, calzaturiero, dell’occhialeria, orafo, del mobile e dell’arredo e della ceramica, per la concezione e realizzazione dei nuovi prodotti e campionari. Per tali attività, il credito è riconosciuto nella misura del 10%, nel limite massimo di 2 milioni di euro.
Ultimo aggiornamento 26/11/2020