Bonus Sud: chiarimenti dall’Agenzia delle Entrate (AdE) sulle istanze di accesso al credito d’imposta
L’Agenzia delle Entrate, nel corso di un evento organizzato dalla stampa specializzata il 1° febbraio 2024, ha fornito chiarimenti in merito ai crediti d’imposta per investimenti nel Mezzogiorno.
Modalità e termini di invio istanze di accesso
I soggetti che hanno effettuato investimenti produttivi nell’anno 2023, ma che non hanno ancora inviato la domanda di accesso al credito d’imposta, potranno ugualmente beneficiare dell’agevolazione.
Il provvedimento dell’Agenzia delle Entrate, del 1° giugno 2023 n. 188347 di approvazione del nuovo modello di comunicazione per la fruizione del credito in oggetto, prevede che per le acquisizioni di beni strumentali nuovi, effettuate a decorrere dal 1° gennaio 2023, il Modello possa essere inviato entro il 31 dicembre dell’anno successivo a quello nel corso del quale sono effettuate le acquisizioni.
Data imputazione investimenti
Ulteriori chiarimenti sono stati forniti in merito alla data di imputazione degli investimenti al periodo di vigenza dell’agevolazione.
L’Agenzia delle Entrate ha risposto ad un quesito riguardante un’impresa che ha ordinato un bene nel 2023, consegnato nel 2023 con fattura che perviene nel 2024, anche se con data 2023. Secondo l’AdE l’impresa avrà comunque la possibilità di chiedere nel 2024 il credito di imposta per investimenti nel Mezzogiorno operativo nel 2023.
Nei chiarimenti forniti con la circolare 3 agosto 2016, n. 34/E, è stato specificato che l’imputazione degli investimenti al periodo di vigenza dell’agevolazione segue le regole generali di competenza previste dal TUIR. Le spese di acquisizione dei beni mobili si considerano sostenute alla data della consegna o spedizione, ovvero, se diversa e successiva, alla data in cui si verifica l’effetto traslativo o costitutivo della proprietà o di altro diritto reale.
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Ultimo aggiornamento 07/02/2024