Finanza AgevolataNewsBONUS SUD: RIDETERMINAZIONE DICHIARAZIONE REDDITI

21 Febbraio 2025
Bonus Sud: rideterminazione in dichiarazione dei redditi dell’importo del credito in caso di cessione parziale dei beni strumentali

Con la risposta n. 37 del 18 febbraio 2025, l’Agenzia delle Entrate ha chiarito le modalità per correggere gli importi degli investimenti precedentemente indicati nella Comunicazione CIM17,.nel caso di cessione parziale dei beni strumentali acquistati.

Il caso in esame

Il caso in esame riguarda una società che ha effettuato investimenti nel Mezzogiorno nel corso dell’anno 2022.e successivamente, a seguito di un accordo transattivo, ha restituito parte dei macchinari acquistati, emettendo contestualmente una fattura di vendita.

La società pertanto ha la necessità di rettificare l’importo del credito d’imposta già approvato dall’Agenzia delle Entrate,.tuttavia, nel tentativo di inviare una comunicazione rettificativa CIM17 per la riduzione degli importi, la stessa è stata respinta perché trasmessa oltre i termini previsti.

L’Agenzia, richiamando la normativa di riferimento (articolo 1, commi 98-108, della legge n. 208/2015), ribadisce che l’accesso al credito d’imposta è subordinato alla presentazione di un’apposita comunicazione. Inoltre, il provvedimento del 1° giugno 2023 stabilisce che per investimenti effettuati entro il 31 dicembre 2022, le imprese possono continuare a utilizzare il modello approvato. con il provvedimento del 14 aprile 2017, aggiornato il 30 giugno 2022, inviandolo entro e non oltre il 31 dicembre 2023. Oltre questa data, non è più possibile presentare comunicazioni relative ad acquisti effettuati entro il 2022.

L’Agenzia delle Entrate precisa, altresì, che il credito d’imposta deve essere rideterminato qualora i beni oggetto dell’agevolazione vengano dismessi, ceduti a terzi o destinati ad altri usi entro il quinto periodo d’imposta successivo alla loro entrata in funzione.

Poiché la società ha venduto parte degli investimenti effettuati nel 2022 in data 25 giugno 2024, l’Agenzia chiarisce che, escludendo il costo dei beni ceduti dagli investimenti agevolati, l’importo delle spese sostenute e del bonus riconosciuto si riduce automaticamente, senza necessità di rettificare il Modello CIM17 già inviato.

Istruzioni dell’Agenzia delle entrate

L’Agenzia fornisce quindi istruzioni su come indicare correttamente il credito nella dichiarazione dei redditi dell’impresa. In particolare, il credito d’imposta deve essere riportato nel quadro RU del modello di dichiarazione relativo al periodo d’imposta in cui è maturato,.nonché nei quadri RU delle dichiarazioni relative ai periodi d’imposta nei quali viene utilizzato in compensazione.

Nel rigo RU5 dovrà essere indicato:

  • nelle colonne 1, 2, B2, C2, D2, E2 e F2, l’importo del credito di imposta maturato in relazione ai costi sostenuti, rispettivamente, nei periodi di imposta in corso al 31 dicembre 2016, 31 dicembre 2017, 31 dicembre 2018, 31 dicembre 2019, 31 dicembre 2020, 31 dicembre 2021 e 31 dicembre 2022, qualora la fruizione del credito d’imposta sia stata autorizzata dall’Agenzia delle entrate successivamente al termine di presentazione della dichiarazione relativa al periodo di imposta precedente a quello cui si riferisce la presente dichiarazione ed entro il termine di presentazione della presente dichiarazione;
  • nella colonna 3, l’ammontare del credito di imposta maturato in relazione ai costi sostenuti nel periodo di imposta oggetto della presente dichiarazione la cui fruizione è stata autorizzata dall’Agenzia delle entrate entro il termine di presentazione della presente dichiarazione. Inoltre, nella colonna 3 vanno riportati anche gli importi indicati nelle colonne 1, 2, B2, C2, D2, E2 e F2.
Conclusioni

In conclusione, il credito di imposta in parola va esposto nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo di imposta di ”maturazione” o di realizzazione degli investimenti a patto che sussista la citata autorizzazione. In caso contrario, il bonus dovrà essere indicato nella prima dichiarazione utile successiva al rilascio dell’autorizzazione.

Nel caso specifico, alla scadenza del termine per la presentazione del Modello Redditi Società di Capitali 2024 (31 ottobre 2024), l’importo del credito maturato nel 2022 e autorizzato il 7 febbraio 2024 era già stato rideterminato a seguito della vendita del 25 giugno 2024. Pertanto, nella colonna F2 del rigo RU5 doveva essere indicato l’importo già ridotto e non quello originario.

L’impresa potrà quindi correggere l’errore nella dichiarazione presentando una dichiarazione integrativa “a sfavore”, nei termini previsti dall’articolo 2, comma 8, del Dpr n. 322/1998.

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Link di riferimento Agenzia delle Entrate

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