LE MISURE PER LE IMPRESE DEL DECRETO AIUTI
Il Consiglio dei ministri ha approvato nella giornata di lunedì 2 maggio il Decreto Aiuti per sostenere famiglie e imprese introducendo misure per limitare gli effetti della crisi in Ucraina.
Con un ammontare complessivo di risorse mobilitate pari a 14 miliardi di euro sono stati potenziati e creati nuovi strumenti in materia di investimenti. Dagli interventi mirati ad assicurare liquidità alle imprese danneggiate dal conflitto a quelli per fronteggiare il rincaro delle materie prime e dei materiali da costruzione, nonché per assicurare produttività e attrazione degli investimenti.
Nel tardo pomeriggio di giovedì 5 maggio, il Consiglio dei ministri si è riunito per apportare alcune modifiche tecniche al Dl Aiuti.
Le misure
Il provvedimento, composto da 56 articoli introduce, nello specifico:
- Misure in materia di energia, finalizzate a ridurne il costo, semplificare ulteriormente i procedimenti autorizzatori per la realizzazione di nuovi impianti e potenziare la produzione energetica nazionale;
- Misure a sostegno della liquidità delle imprese e la ripresa economica, per garantire liquidità alle imprese colpite dalla crisi ucraina, fronteggiare il rincaro delle materie prime e dei materiali da costruzione ed assicurare produttività e attrazione degli investimenti;
- Misure in materia di lavoro, per lavoratori e pensionati contro l’inflazione, nonché per il personale, il trasporto pubblico locale, le locazioni, i servizi digitali;
- Misure a favore degli enti territoriali, finalizzate a sostenere regioni, province e comuni e potenziare gli investimenti;
- Misure in relazione alla crisi Ucraina, di accoglienza e supporto economico.
Sul tema dell’energia è stata rafforzata ed estesa al terzo trimestre la misura del credito d’imposta in favore delle imprese mentre è stato riconosciuto ai cittadini con ISEE fino a 12 mila euro l’automatismo dei bonus sociali relativo alle bollette dell’elettricità, del gas e dell’acqua che è stato reso retroattivo.
Rafforzati anche i crediti d’imposta per gli investimenti in beni materiali 4.0 e per formazione 4.0 mentre è stato rifinanziato il fondo IPCEI.
Tra le differenti misure è stato previsto l’introduzione di un nuovo meccanismo di fast track per facilitare gli investimenti strategici in Italia e la proroga fino all’8 luglio del taglio delle accise dei carburanti, estendendo l’intervento anche al metano per cui l’accisa va a zero e l’Iva viene ridotta al 5%.
Di seguito parte degli aiuti a favore delle imprese.
Fondo per il sostegno delle attività danneggiate dalla crisi Ucraina
Per il 2022 è stato istituito un fondo da 200 milioni di euro per le imprese che hanno avuto ripercussioni economiche negative dalla crisi in Ucraina
Le imprese beneficiare potranno ricevere contributi a fondo perduto fino a 400 mila euro se negli ultimi due bilanci depositati almeno il 20% del fatturato è collegato a operazioni commerciali, compreso l’approvvigionamento di materie prime e semilavorati, con l’Ucraina, la Federazione russa e la Bielorussia. Devono aver subito nel corso dell’ultimo trimestre un calo di fatturato di almeno il 30% rispetto all’analogo periodo del 2019.
Fast track per investimenti strategici
Procedure amministrative semplificate per l’adozione di investimenti di rilievo strategico per il sistema produttivo nazionale di valore superiore ai 50 milioni di euro che consentono al Mise di procedere anche in sostituzione dell’amministrazione proponente.
Attrazione degli investimenti esteri
5 milioni di euro all’anno per favorire l’attrazione di investimenti esteri e la rilocalizzazione delle imprese (reshoring) in Italia e in Europa prevedendo anche la creazione di sportelli unici che accompagnino e supportino gli investitori esteri in tutti gli adempimenti e le pratiche utili alla concreta realizzazione dell’investimento.
Fondo IPCEI
Rifinanziato il fondo IPCEI di 200 milioni nel 2023 e 150 milioni nel 2024 per sostenere le attività svolte in Italia nei settori della microelettronica, delle batterie, dell’idrogeno, del cloud e della salute.
Industria 4.0
Incremento del credito d’imposta per i beni strumentali immateriali 4.0, nello specifico l’aliquota sale dal 20 al 50% fino al 31 dicembre 2022 o 30 giugno 2023 se è stato effettuato un pagamento in acconto pari almeno al 20% del valore dei beni.
Formazione 4.0
Modifiche aliquote del credito d’imposta per la formazione 4.0 a favore delle piccole e medie imprese e certificazione dei risultati conseguiti in termini di acquisizione e consolidamento delle competenze.
ultimo aggiornamento 09/05/2022
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