A partire dal 1° gennaio 2020 è entrata ufficialmente in vigore la nuova Legge di Bilancio 2020 (l. n. 160/2019) che ha ridefinito le agevolazioni del Piano Industria 4.0 applicabili nell’anno in corso.
Dal 1° gennaio 2020 è in vigore il nuovo credito d’imposta per beni strumentali, che ha sostituito il super e l’iperammortamento. La disciplina del nuovo bonus, prevista dai commi 184-197 della Legge di Bilancio 2020, riprende quella delle precedenti agevolazioni, ma con alcune diversità. La principale diversità riguarda la sostituzione dell’iperammortamento con un credito di imposta, fino al 40%, dato in compensazione in cinque quote annuali. E’ previsto un credito d’imposta anche in sostituzione del vecchio super ammortamento e della vecchia maggiorazione per i beni immateriali Industria 4.0 .
La Legge di bilancio 2020 trasforma anche il Bonus Ricerca & Sviluppo ampliandone il raggio d’azione: il bonus riguarda ora gli investimenti in ricerca e sviluppo, in transizione ecologica, in innovazione tecnologica 4.0 e in altre attività innovative a supporto della competitività delle imprese.
Le imprese di ogni dimensione possono dunque accedere al nuovo credito d’imposta per l’innovazione tecnologica per le attività finalizzate alla realizzazione di prodotti o processi di produzione nuovi o sostanzialmente migliorati. Per prodotto o processo di produzione nuovo o sostanzialmente migliorato la norma intende un bene materiale o immateriale o un servizio o un processo che si differenzia, rispetto a quelli già realizzati o applicati dall’impresa, sul piano delle caratteristiche tecnologiche o delle prestazioni o dell’eco-compatibilità o dell’ergonomia o per altri elementi sostanziali rilevanti nei diversi settori produttivi.
La grande novità della riforma degli incentivi per la ricerca, sviluppo e innovazione è l’introduzione tra le attività ammissibili di quelle relative alle attività di design e ideazione estetica.
Nello specifico, sono considerate attività innovative ammissibili al credito d’imposta le attività di design e ideazione estetica svolte dalle imprese operanti nei settori tessile e moda, calzaturiero, occhialeria, orafo, mobile e arredo e della ceramica per la concezione e realizzazione dei nuovi prodotti e campionari.
La nuova Legge di Bilancio conferma per il 2020 il Bonus Formazione 4.0 e ne semplifica la disciplina eliminando il vincolo dell’accordo sindacale aziendale o territoriale. Le attività di formazione, infatti, non devono essere più espressamente disciplinate attraverso i contratti collettivi aziendali o territoriali ed il beneficio potrà arrivare al 60% qualora l’attività di formazione riguardi dipendenti svantaggiati o molto svantaggiati. E’ inoltre previsto che le attività di formazione possano essere commissionate anche agli Istituti tecnici superiori.