NUOVE RISORSE IN ARRIVO PER IL FONDO NUOVE COMPETENZE
In arrivo nuove risorse per il Fondo Nuove Competenze (FNC): art. 19 Decreto Lavoro 2023.
Decreto Lavoro
Il Decreto Lavoro (D.L. 48/2023) pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 103 del 4 maggio 2023 interviene sul Fondo Nuove Competenze, incrementandone le risorse nel periodo di programmazione 2021-2027.
Tra le novità del Decreto 48/2023, in vigore dal 5 maggio, c’è infatti la possibilità di attingere a nuova liquidità dalla programmazione 2021-2027 della Politica di Coesione europea e dalla programmazione complementare ai fondi europei 2014-2020.
Allo stesso tempo, il Decreto prevede che possono concorrere al finanziamento del Fondo Nuove Competenze anche le risorse del Programma Operativo Complementare al PON Sistemi per le Politiche Attive e l’Occupazione (POC SPAO).
Con la liquidità garantita grazie al Decreto Lavoro verranno finanziati a decorrere dal 2023, gli accordi collettivi di rimodulazione dell’orario di lavoro, che permettono ai lavoratori di seguire i percorsi formativi previsti in orario lavorativo. Inoltre, con le disponibilità del Fondo viene finanziata una parte della retribuzione oraria, così come i contributi previdenziali e assistenziali dell’orario di lavoro destinato ai percorsi formativi.
Che cos’è il Fondo nuove competenze
Il Fondo Nuove Competenze è un fondo pubblico cofinanziato dal Fondo sociale europeo, nato per contrastare le difficoltà economiche delle imprese in seguito alla pandemia Covid-19. Permette alle imprese di adeguare le competenze dei lavoratori, destinando parte dell’orario alla formazione.
FNC rimborsa il costo delle ore di lavoro destinate alla frequenza dei percorsi di sviluppo delle competenze dei lavoratori, mediante l’erogazione di un contributo a fondo perduto a copertura della retribuzione oraria e degli oneri relativi ai contributi previdenziali ed assistenziali delle ore destinate alla formazione.
Come accedere al Fondo Nuove Competenze
Per poter accedere ai finanziamenti previsti dal FNC, in attesa dell’apertura della nuova finestra 2023, le aziende interessate dovranno presentare un accordo di rimodulazione dell’orario di lavoro che indichi il:
- numero dei lavoratori coinvolti nell’intervento e numero di ore dell’orario di lavoro;
- periodo entro il quale realizzare le attività formative;
- fabbisogno di adeguamento strutturale delle competenze;
- progetto formativo.
Il progetto formativo di sviluppo delle competenze
Il progetto formativo è indirizzato all’accrescimento delle competenze dei lavoratori, individuate nell’ambito delle seguenti classificazioni internazionali:
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con riferimento ai processi nell’ambito della transizione digitale potranno riguardare, secondo le indicazioni dell’Agenzia per l’Italia Digitale “AgID”, lo sviluppo e l’accrescimento delle seguenti:
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competenze digitali di base, per le quali il quadro di riferimento è costituito dal modello europeo “DigComp 2.1”;
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competenze digitali specialistiche, per le quali il quadro di riferimento è costituito dalla classificazione europea contenuta nella norma UNI EN 16234-1 “e- Competence Framework 3.0”;
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con riferimento ai processi nell’ambito della transizione ecologica potranno riguardare lo sviluppo e l’accrescimento delle abilità/competenze identificate dalla Commissione Europea quali utili alla transizione ecologica nell’ambito della classificazione European Skills, Competences, Qualifications and Occupations (ESCO);
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i contenuti formativi dei progetti, se non riferiti alla transizione digitale ed ecologica, devono essere referenziati, sia in fase di progettazione sia in fase di attestazione finale, ai descrittivi delle attività di lavoro classificate in Atlante del Lavoro e delle qualificazioni.
Modalità di erogazione della formazione
I fondi interprofessionali costituiscono il canale di accesso privilegiato al Fondo Nuove Competenze. Il datore di lavoro dovrà indicare, nell’istanza di ammissione a contributo, il Fondo Paritetico Interprofessionale (FPI) al quale aderisce.