Finanza AgevolataNewsPATENT BOX 2022 CON SUPER DEDUZIONE AL 110%

13 Luglio 2022
PATENT BOX 2022 CON SUPER DEDUZIONE AL 110%

Patent box 2022 con super deduzione al 110%: tassazione agevolata sui redditi derivanti dall’utilizzo di taluni beni immateriali.

Il D.L. n. 146 del 21 ottobre 2021 ha sostituito la previgente disciplina del Patent Box con un’agevolazione che maggiora del 90% i costi di ricerca e sviluppo sostenuti in relazione ai beni immateriali giuridicamente tutelabili, consentendone così una più ampia deducibilità ai fini delle imposte sui redditi e dell’IRAP.

A seguito della conversione in legge della Legge di Bilancio 2022 è stata prevista una maggiore deducibilità fiscale dei costi di ricerca e sviluppo nella misura del 110% per cento.

Con il provvedimento del 15 febbraio 2022, l’Agenzia delle Entrate ha pubblicato le regole attuative del nuovo Patent Box, facendo chiarezza sulle istruzioni per accedere ai benefici del regime opzionale del Patent Box.

Le novità previste per il Patent Box 2022

Le ultime novità hanno modificato da un lato la maggiorazione, ai fini delle imposte dirette e dell’imposta regionale sulle attività produttive, che è stata elevata dal 90% al 110%, dall’altro il campo di applicazione è stato ristretto alle spese sostenute nello svolgimento di attività di ricerca e sviluppo per il mantenimento, il potenziamento, la tutela e l’accrescimento del valore dei software protetti da copyright, dei brevetti industriali e dei disegni e modelli giuridicamente tutelabili.

Soggetti Beneficiari

Possono beneficiare della detassazione tutti i soggetti titolari di reddito di impresa che rivestono la qualifica di “investitore” ossia, il soggetto titolare del diritto allo sfruttamento economico dei beni immateriali nello svolgimento delle attività rilevanti.

Per attività rilevanti si intendono le attività classificabili come:

  • ricerca industriale e sviluppo sperimentale;
  • innovazione tecnologica;
  • design e ideazione estetica;
  • tutela legale dei diritti sui beni immateriali.
Beni immateriali agevolabili

Il regime Patent Box permette di maggiorare del 110% le spese sostenute dall’investitore nello svolgimento delle attività rilevanti che riguardano determinati beni immateriali utilizzati, direttamente o indirettamente, nello svolgimento dell’attività di impresa:

  • software protetto da copyright;
  • brevetti industriali, compresi i brevetti per invenzione, le invenzioni biotecnologiche e i relativi certificati complementari di protezione, i brevetti per modello d’utilità, brevetti e certificati per varietà vegetali e topografie di prodotti a semiconduttori;
  • disegni e modelli giuridicamente tutelati;
  • due o più beni immateriali di quelli appena descritti collegati tra loro da un vincolo di complementarietà, tale per cui la realizzazione di un prodotto o di una famiglia di prodotti o di un processo o di un gruppo di processi sia subordinata all’uso congiunto degli stessi.

Sono ammesse le attività svolte dall’investitore mediante contratti di ricerca stipulati con università, enti di ricerca e organismi equiparati, nonché con società diverse da quelle che, direttamente o indirettamente, controllano l’impresa. In questo caso le attività devono esser svolte sotto la direzione tecnica dell’investitore attraverso il proprio personale.

Per utilizzo diretto si intende quello nell’ambito di qualsiasi attività aziendale che i diritti sui beni immateriali riservano al titolare del diritto stesso. Per utilizzo indiretto si intende la concessione in uso del diritto all’utilizzo dei beni immateriali.

Spese ammissibili

Per determinare la base di calcolo su cui applicare la maggiorazione del 110% bisogna far riferimento alle seguenti voci di spesa:

  • personale titolare di rapporto di lavoro subordinato o di lavoro autonomo o altro rapporto diverso dal lavoro subordinato, direttamente impiegato nello svolgimento delle attività rilevanti;
  • quote di ammortamento, quota capitale dei canoni di locazione finanziaria, canoni di locazione operativa e altre spese relative ai beni mobili strumentali e ai beni immateriali utilizzati nello svolgimento delle attività rilevanti;
  • spese per servizi di consulenza e servizi equivalenti;
  • spese per materiali, forniture e altri prodotti analoghi impiegati nelle attività rilevanti;
  • spese connesse al mantenimento dei diritti su beni immateriali agevolati, al rinnovo degli stessi a scadenza, alla loro protezione, anche in forma associata, e quelli relativi alle attività di prevenzione della contraffazione e alla gestione dei contenziosi finalizzati a tutelare i diritti medesimi.
Come accedere al beneficio

La volontà di accedere ai benefici deve essere comunicata nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo di imposta di riferimento, ha durata quinquennale ed è irrevocabile e rinnovabile. Il nuovo regime si applica a decorrere dalle opzioni esercitate nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo di imposta 2021.

Cumulo con il credito di imposta per attività di ricerca e sviluppo

La Legge di bilancio ha abrogato il divieto di cumulo con il credito di imposta per attività di ricerca e sviluppo previsto dalla Legge 160/2019, rendendo applicabili entrambe le agevolazioni.

Link di riferimento Agenzia delle Entrate

Ultimo aggiornamento 13/07/2022

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