Certificazione crediti Ricerca e Sviluppo, in arrivo la piattaforma online dei certificatori iscritti all’albo
Il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 15 settembre 2023, in vigore dal 19 novembre 2023, recante Disposizioni in materia di certificazione attestante la qualificazione delle attività di ricerca e sviluppo, di innovazione tecnologica e di design e ideazione ha istituito l’Albo dei certificatori. Soggetti abilitati al rilascio delle certificazioni attestanti la qualificazione del credito d’imposta per le attività di ricerca e sviluppo, di innovazione tecnologica e di design e ideazione estetica.
Si attende a tutt’oggi la pubblicazione del relativo decreto attuativo e le linee guida da parte del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, il cui termine dovrebbe essere fissato al 17 febbraio 2024, ossia 90 giorni dalla data di entrata in vigore del predetto DPCM.
Albo Certificatori
L’Albo sarà tenuto presso la Direzione generale per la politica industriale, l’innovazione e le PMI del Ministero delle imprese e del made in Italy, il quale con decreto direttoriale, stabilirà le modalità informatiche e i termini per la presentazione delle domande di iscrizione all’albo. Potranno presentare domanda di iscrizione all’Albo, purché in possesso di determinati requisiti:
- persone fisiche,
- società di consulenza,
- centri di trasferimento tecnologico in ambito Industria 4.0,
- centri di competenza ad alta specializzazione,
- poli europei dell’innovazione digitale,
- e le università.
Certificazione R&S
Al fine di favorire l’applicazione in condizioni di certezza operativa delle discipline previste dall’articolo 1, commi 200, 201 e 202, della legge 27 dicembre 2019, n. 160, le imprese potranno richiedere una certificazione che attesti la qualificazione degli investimenti effettuati o da effettuare ai fini della loro classificazione nell’ambito delle attività di ricerca e sviluppo, di innovazione tecnologica e di design e innovazione estetica ammissibili al beneficio.
La certificazione potrà essere richiesta a condizione che le violazioni relative all’utilizzo dei crediti d’imposta previsti non siano state già constatate e comunque non siano iniziati accessi, ispezioni, verifiche o altre attività amministrative di accertamento delle quali l’autore o i soggetti solidalmente obbligati, abbiano avuto formale conoscenza.
Vi terremo aggiornati con le nuove informazioni su questa tematica.
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